Il grido è sempre lo stesso: "Libertà! Libertà!".
Così come gli artefici, attivisti riuniti sotto alle insegne di Varese Libera, comitato spontaneo, nato su impulso di Francesco Tomasella e protagonista di una serie di azioni, cortei, presidi che, in questi ultimi anni, hanno espresso un radicale dissenso nei confronti delle misure restrittive decise dalle autorità per motivi di sicurezza.
"Una vera e propria dittatura sanitaria", l'ha sempre definita Tomasella, dando vita a manifestazioni organizzate in proprio, o aderendo alle mobilitazioni altrui (come, ad esempio, quella di #apriamotutto, organizzata da numerosi baristi e ristoratori in tutta Italia e proseguendo col sostegno pratico, simbolico (e giuridico) a chi veniva multato per aver violato le ordinanze.
Oggi Varese Libera è tornata laddove tutto era iniziato il 27 Ottobre, in Piazza Montegrappa (per rivedere il servizio dedicato alla prima uscita pubblica del comitato, clicca qui).
Questa volta, un piccolo gruppo di attivisti ha srotolato e poi portato in Corso Matteotti un solo, significativo striscione: "Un anno di regime e miseria. Vi svegliate?".
L'iniziativa, naturalmente, segue di poche ore la decisione di "colorare" la Lombardia di arancione rafforzato, chiudendo tutte le scuole e gran parte delle attività a partire dalla mezzanotte di oggi.