Da tempo la giudice Piera Bossi, del Tribunale di Busto Arsizio, porta la cultura del rispetto nelle scuole del territorio, condividendo con docenti e presidi lezioni a dir poco efficaci, che spesso portano i ragazzi all'interno delle aule di Tribunale.
"Mi accorgo - racconta, a margine del Protocollo d'Intesa firmato col Prefetto per contrastare il disagio giovanile (qui il servizio) - che tanti giovani non hanno le idee chiare circa le conseguenze dei propri gesti.
Perciò, quando il "bullo di turno" si ritrova nella cella di sicurezza in qualità di imputato, le espressioni cambiano e la consapevolezza comincia a farsi spazio".