Varese e Svizzera, protocollo di emergenza

Firmato da Prefetto Salvatore Pasquariello e autorità del Canton Ticino un accordo che contempla le procedure operative di reciproca assistenza in caso di calamità

Alla località svizzera di Pollegio resterà un grande motivo di vanto: aver accolto e ospitato la firma di un protocollo di grande rilevanza storica e diplomatica.

Il riferimento è alle Procedure operative per l’assistenza reciproca in zona transfrontaliera in caso di emergenze di protezione civile nei territori della Provincia di Varese e del Canton Ticino". Questo il titolo del documento sottoscritto dal Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, e dai vertici ticinesi, a partire dal Consigliere di Stato Norman Gobbi.

Si tratta di una prima, forte conferma dell'importanza di un'azione basata su coordinamento e condivisione e su un concetto apparentemente banale, ma in realtà dirimente: i confini sono disegnati dall'uomo e spesso queste "linee" rendono più complicata la difesa di territori omogenei benché divisi.

E così, visto l'esito più che soddisfacente della esercitazione congiunta "Odescalchi 2022", che ha visto mobilitati, da entrambe le parti del confine, migliaia di uomini e mezzi, ecco un primo effetto ufficiale e sostanziale della sinergia ammirata sul campo.

Il Protocollo - spiega il Prefetto Pasquariello - è volto a disciplinare, in caso di emergenze transfrontaliere, il reciproco supporto tra il Cantone Ticino e la Prefettura di Varese, sulla scorta di quanto già attuato tra il Ticino e la Prefettura di Como a seguito della prima esercitazione Odescalchi del 2016.

L'odierna Conferenza ha visto anche la partecipazione dei Cantoni Grigioni e Vallese e delle Prefetture di Como, Verbano Cusio Ossola e Sondrio, a dimostrazione del valore di un accordo che amplia l'alleanza tra Italia e Svizzera declinandola in diversi territori e accomunando, lungo la stessa linea sinergica e proattiva, tutte le autorità confinanti.

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