Il 2 Giugno di Varese si è aperto come sempre in Piazza Repubblica, con le associazioni d'armi, le autorità istituzionali, civili e militari e tanta gente comune, al cospetto della bandiera e del monumento ai caduti.
A seguire, il Prefetto Salvatore Pasquariello ha riunito centinaia di persone ai Giardini Estensi per la cerimonia più attesa: la consegna delle onorificenze a chi ha saputo distinguersi per lavoro, senso dello Stato e della comunità, impegno sociale e solidale.
Prima di iniziare, i ragazzi dell'Isis Newton hanno regalato una versione suggestiva dell'inno di Mameli.
Poi la parola è passata allo storico Antonio Orecchia per una lectio magistralis sul 2 Giugno 1946, quando la partecipazione al voto fu gigantesca e gli italiani furono davvero protagonisti della nascente Repubblica.
Dopodiché, spazio alle premiazioni: con i neo commendatori Sergio Ferrario, figura di spicco e punto di riferimento solidale nella sua Busto Arsizio, e Martino Pirone, per lungo tempo colonna porta te della Prefettura.
Visibilmente emozionati i nei Ufficiali, Luigi Colombo, Danilo Guerini Rocco, Pier Francesco Buchi e Pier Maria Morresi.
19 i neo Cavalieri, provenienti da tutta la provincia e
testimoni di vite e professioni diverse, ma accomunati da analogo altruismo.
Tra gli applausi più scroscianti, quello dedicato alla professoressa Maria Caccia Dominioni, artefice della fondazione Piatti, e quello che ha omaggiato Giovanni Bloisi, che ha solcato migliaia di chilo in bicicletta diventando ambasciatore dei valori della Resistenza.
Tra i premiati, volti noti del mondo imprenditoriale e dell'associazionismo.
Dulcis in fundo, la medaglia al Valore Civile assegnata all'assistente scelto di Polizia Locale Francesco Milana, che nel 2016, in sella alla sua moto di servizio, fece scudo ai ciclisti della Tre Valli venendo travolto da un'auto.
Quel gesto, sottolinea il Prefetto, gli costò ferite gravissime, ma salvò molte vite.