Una storia che non deve essere dimenticata. Sabato 26 e domenica 27 saranno i giorni del ricordo nell’80° anniversario dei partigiani caduti nel tragico ottobre del 1944.
In quell’autunno, nella Varese occupata dai nazisti con i fascisti della cosiddetta repubblica sociale al loro servizio, si era scatenata una feroce caccia all'uomo le cui conseguenze per le formazioni partigiane furono tragiche. Gli arrestati finirono nelle mani dei peggiori e più feroci aguzzini che il fascismo aveva prodotto negli anni. Dopo pesanti interrogatori e torture qualcuno cede consentendo ai fascisti l'individuazione di alcuni combattenti e loro comandanti. Il bilancio della repressione è pesantissimo: fucilati nel luinese dodici partigiani della Formazione autonoma Lazzarini e 3 alle Bettole di Varese (Elvio Copelli, Luigi Ghiringhelli, Evaristo Trentini); assassinato Walter Marcobi, comandante della 121^ Brigata Garibaldi e due dei suoi componenti, Bartolomeo Bai e Giuseppe Brusa; assassinato Renè Vanetti comandante della 148^ brigata Giacomo Matteotti; arrestati altri cinquanta, alcuni dei quali saranno deportati in Germania. Le forze dell’antifascismo varesino escono da questa vicenda fortemente provate. Si deve poi a Giuseppe “Claudio” Macchi la ricostruzione delle file della Resistenza. Assunto il comando della 121a Brigata Garibaldi, intitolata da allora a Walter “Remo” Marcobi, condusse il fronte antifascista fino alla Liberazione di Varese nell’aprile del 1945.
Gli appuntamenti:
Sabato 26 ottobre, si terrà l’iniziativa “PERCORSI RESISTENTI, QUATTRO PASSI PER RINFRESCARE LA MEMORIA”. Una passeggiata, per le vie di Varese perché questo nostro pacifico e libero camminare e conversare e scambiarci opinioni, questo nostro sicuro incedere per lo spazio urbano, questo nostro guardarci intorno e chiederci ragione di ciò che accade e di ciò che è accaduto, per ricordare che questo atto semplice, quotidiano, apparentemente impolitico, non sia poi così scontato e non sempre è stato tollerato. Quasi ottant’anni fa, la fine della guerra significò anche il ritorno, dopo i lunghi anni di oscuramento e di paura, ad una dimensione normale del vivere quotidiano. L'idea è nata leggendo la cronaca del «Corriere Prealpino» del dopo Liberazione: “Da ieri sera è tornata la luce. Gli alberi, i muri, le piazze, le strade espandono il riflesso dell’illuminazione stradale”.
Nella ricorrenza dell’ottantesimo anniversario dell’Ottobre di sangue varesino la cerimonia ufficiale si terrà domenica 27 ottobre: ore 10 deposizione della corona di alloro al monumento di Largo Resistenza alle ore 10, ore 10,15 Sala Montanari, Via dei Bersaglieri 1, saluto del Sindaco Davide Galimberti e orazione ufficiale di Ivana Brunato, vicepresidente della Sezione ANPI di Varese “Claudio” Macchi. Accompagnerà la cerimonia la banda “Giuseppe Verdi” di Capolago.