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Busto: Detenuti, Garante: “Acqua tornata. Presto, lavori”

Carcere di Busto, tornata l’acqua. Garante dei detenuti: “A settembre progetto per il rifacimento del tetto”

“E’ vero, il 21 agosto è mancata l’acqua in tutto l’istituto, compreso l’ufficio del direttore, ma già in serata il problema è stato risolto: una squadra di idraulici detenuti è subito entrata in azione”: a rassicurare sulle condizioni di chi è rinchiuso nella casa circondariale di Busto Arsizio è il garante, Pietro Roncari, che abbiamo contattato dopo la vibrante protesta dei carcerati. Reclusi che, in due sezioni, hanno manifestato gettando nei corridoi oggetti e bombolette per la mancanza di acqua potabile e dei servizi igienici, a cui la polizia penitenziaria ha provato a porre rimedio fornendo bottiglie e secchi.
Del resto, la situazione di chi vive nel carcere bustese è già al limite, con celle occupate da 440 persone anziché le 280 previste. Qualcosa, però, si muove. Dal punto di vista della struttura, infatti, Roncari riferisce che a settembre dovrebbe iniziare il progetto di rifacimento della copertura per porre fine alle attuali infiltrazioni d’acqua in celle, laboratori e persino in chiesa.
“Prosegue intanto la sistemazione interna: dopo la tinteggiatura, è finita anche l’installazione di ventilatori di ultima generazione per portare un po’ di refrigerio”, prosegue il garante, che spiega come moltissimi lavori vengano svolti, dietro regolare retribuzione, dagli stessi detenuti. A partire dagli sgabelli creati nel nuovo laboratorio di falegnameria.

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