Custodia cautelare in Carcere. E' quanto previsto nell'ordinanza emessa dalla Procura di Busto Arsizio a carico di due pregiudicati, di 55 anni (nato in Svizzera e dimorante a Gran Canaria) e 75 anni (residente a Torino).
L'accusa, per entrambi, è di estorsione.
Sono infatti accusati di aver perseguitato un faccendiere gallaratese che si era proposto quale promotore finanziario.
L’attività di indagine ha preso avvio nell’agosto del 2020 a seguito della consegna, da parte di un ignoto, di una testa di ovino a Gallarate presso la residenza dei genitori del “broker” i quali, spaventati dalla palese intimidazione, avevano chiamato il 112.
Da lì a poco, la Squadra Mobile di Varese è risalita al vero destinatario, cioè il figlio degli anziani coniugi, che allarmato dalle minacce e alla disperata ricerca di denaro utili a far fronte alle pesanti richieste, aveva finto di essersi trasferito nell'Este Europa, mentre, in realtà, si nascondeva in un appartamento di Gallarate.
L'analisi dei flussi finanziari (coadiuvata dalla Guardia di Finanza di Gallarate) e indagini informatiche hanno individuato il cinquantacinquenne quale “mandante” degli atti intimidatori commissionati a distanza dall’isola di Gran Canaria e il pregiudicato torinese quale autore materiale.
L’indagine eseguita ha permesso di riscontrare continue minacce nei confronti della vittima ed almeno quattro gravi atti intimidatori: la consegna di una testa di animale nel giugno 2020, analoga consegna l’8/8/2020, il recapito di un video che riprendeva la casa dei genitori nel settembre 2020 e pochi giorni dopo il pericoloso recapito nottetempo sul balcone di casa di una tanica con 6 litri di benzina, con il rischio che l’accensione potesse causare gravi conseguenze non solo all’immobile.
Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno anche accertato le dinamiche finanziarie in oggetto, scoprendo l'entità della richiesta complessiva (575.000€) e la cifra già versata dalla vittima (112.000€).
Con la ricostruzione offerta, il Pubblico Ministero ha richiesto l’emissione del mandato di arresto, che il GIP di Busto Arsizio ha accolto e che la Squadra Mobile ha eseguito nella notte tra lunedì e martedì scorso a Torino.