In Valcuvia una fabbrica di marijuana a gestione familiare

Smantellata dalla Polizia una coltivazione di droga davvero stupefacente: 73 kg già raccolti, 2.200 piantine curate in spazi accuratamente illuminati e irrigati. Il tutto faceva capo a padre, madre e figlio

Una vera e propria fabbrica della marijuana quella smantellata dalla Polizia a Cassano Valcuvia.

A possederla e gestirla, una famiglia con doppia cittadinanza, italiana e svizzera: padre di 73 anni, mamma di 68 e figlio di 46.

A insospettire gli agenti, l’inconfondibile e penetrante odore dello stupefacente, presente in quantità industriali: 

73 kg già raccolti, altre 2200 piante per un potenziale smercio complessivo di 623 mila dosi

Il tutto era trattato in maniera manageriale: la coltivazione era suddivisa a seconda del livello di crescita, con tanto di adeguato microclima, luci, temperature, umidità, irrigazione e persino una piscina da 6 mila litri per far fronte alla siccità dei mesi estivi.

Per rendere il tutto meno dispendioso, l’allacciamento elettrico risultava abusivo e utile a ricavare più di 50 kWora.

Al padre è stato trovato anche un fucile a pompa con munizioni, presumibilmente importato dall’estero.

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