Operazione bomba, un arresto e 850 mila farmaci anabolizzanti sequestrati, insieme a 26 mila prodotti contraffatti di vario genere, 36 mila euro e un’auto.
L’operazione denominata “A Bomba” (nome in gergo utilizzato per le sostanze dopanti) ha visto al lavoro la guardia di finanza di Malpensa e ha preso il via nel settembre del 2017, con il controllo di una spedizione in transito proveniente da Hong Kong e diretta in Ucraina. 1 tonnellata e mezza di materiale, 43 cartoni con 830 mila dosi di anabolizzanti, tra fiale e compresse, di cui quasi 30 mila di nandrolone (sostanza inserita nella tabella degli stupefacenti e nella lista dei dopanti).
Il controllo della merce e dei suoi successivi spostamenti ha permesso di appurare che il materiale sarebbe rimasto esclusivamente in Italia, senza mai superare i confini. Prima portato a Bergamo, da un uomo di origini lituane (denunciato in stato di libertà) e, successivamente, a Verona, ad un italiano (arrestato in flagranza di reato). Un culturista, ex-campione del mondo di bodybuilding amatoriale e residente in Romania.
È stata poi intercettata un’altra spedizione, sempre collegata alla precedente, con il medesimo mittente e destinata sempre in Ucraina: 36 cartoni contenenti più di 26 mila prodotti contraffatti, tra cui smartphone, tablet, lamette da barba, scarpe, accessori per auto e 18 mila compresse dopanti.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Busto Arsizio, hanno permesso di scoprire che l’arrestato era a capo di una struttura criminale dedita al traffico internazionale di prodotti proibiti e di sostanze stupefacenti. Con le perquisizioni finali, eseguite anche nei confronti di altre sei persone, tutte denunciate a piede libero, sono stati sequestrati ulteriori 20 mila dosi di farmaci anabolizzanti, pericolosi mix e 36 mila euro in contanti.