Pompieri alluvionati: da 40 anni attendono la nuova sede

Il trasloco temporaneo dei Vigili del Fuoco di Luino riaccende le polemiche legate alla vecchia e rischiosa caserma di via Don Folli. La CISL: “Chi dovrebbe salvare gli altri, deve prima mettersi in salvo”

Il calo delle precipitazioni ha migliorato una situazione altrimenti drammatica. Il picco, come conferma il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, si è raggiunto domenica mattina intorno alle 11.30, quando l’insistenza della pioggia, violenta e battente, ha provocato l’esondazione del Ceresio, senza contare le tante cantine allagate. Oggi, a emergenza e acque rientrate, sul terreno restano le polemiche, legate al forzato  e temporaneo trasloco  dei pompieri di Luino, costretti a trovare ospitalità nella scuola elementare della città e a lasciare la propria sede di via Don Piero Folli perché a rischio allagamento, vista la vicinanza del fiume Tresa. “Un paradosso tutto italiano - scrive Alessandro Cortellini dell’FNS CISL - perché chi dovrebbe soccorrere la popolazione è invece il primo a doversi mettere in salvo”.

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