Come può accadere che la vita venga sfregiata dal male? Se lo è chiesto don Nicola Ippolito, il parroco di Samarate che ha celebrato i funerali di Stefania Pivetta e Giulia Maja, mamma e figlia uccise a martellate da Alessandro Maja, marito e padre delle due vittime.
In centinaia, dentro e fuori la chiesa, hanno dato l’ultimo saluto alle due donne. Oltre ai familiari, agli amici, ai compagni di scuola di Giulia, anche molte autorità: il sindaco di Samarate, ENRICO PURICELLI; il sindaco di Cassano Magnago, NICOLA POLISENO; il sindaco di Busto Arsizio, EMANUELE ANTONELLI; il sindaco di Ferno, FILIPPO GESUALDI; ma anche la vicepresidente del consiglio regionale FRANCESCA BRIANZA.
Toccanti le parole di Giulio Pivetta, papà di Stefania e nonno di Giulia che - al termine della cerimonia - ha rivolto il suo pensiero a Nicolò, fratello di Giulia, anch’esso aggredito dal padre e ora ricoverato a Varese, dove sta lottando tra la vita e la morte.
Le compagne di classe di Giulia, al termine della celebrazione, hanno liberato in cielo tanti palloncini colorati per poi scrivere il loro ultimo saluto a Giulia sulla bara. Tra lacrime e commozione.