In manette un albanese di 23 anni, in Italia con regolare visto turistico, per detenzione ai fini di spaccio di cocaina, un fucile a canne mozze e 460 munizioni di vario calibro.
In azione, la Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Varese da tempo sulle tracce di uno spacciatore che riforniva i clienti previo accordo via whatsapp.
La sua abitudine era di presentarsi sugli appuntamenti al volante di una VW Golf di ultima serie con targa svizzera.
Gli investigatori, nel giro di pochi giorni, hanno individuato la vettura e l’hanno discretamente pedinata, fino ad individuare l’abitazione del giovane, in un comune del varesotto.
Nel corso del pedinamento, gli agenti hanno notato l'uomo mentre, sulla strada che collega il Ponte di Vedano alla zona dell'Iper di Varese, sostava sulla corsia di emergenza e, fingendo un "bisognino", lasciava cadere un pacchetto spingendolo con un piede sotto al guard-rail.
I poliziotti si sono a quel punto divisi: alcuni agenti hanno recuperato il pacchetto (contenente 40 dosi di cocaina pronte allo smercio), mentre una parte del personale ha continuato il pedinamento del mezzo.
A questo punto l’uomo è stato bloccato e immediatamente perquisito, atto che ha consentito di rinvenirgli indosso altre 20 dosi preconfezionate di cocaina, pronte da essere smerciate, nonché una cospicua somma in contanti, ritenuta provento di spaccio.
La successiva perquisizione domiciliare ha portato al rinvenimento, in uno zainetto nascosto sotto il letto, di 460 cartucce di vario calibro, nonché di un fucile cal. 12 con canne ridotte (c.d. “canne mozze”), trovato anch’esso nella camera da letto, occultato dietro un armadio.
L'uomo, incensurato, è stato quindi arrestato e, su disposizione del Magistrato, rinchiuso nel carcere di Varese.