Varese: Lunedì di sangue, Questura conferma la dinamica

All’arrivo degli agenti il killer ha lasciato cadere il coltello, ma aveva già colpito Lavinia e Fabio

La Questura di Varese, per mano del commissario capo Francesco Pino, riassume la dinamica di intervento della Polizia in via Menotti, teatro dell'omicidio-tentato omicidio avvenuto lunedì 6 Maggio.
Riportiamo integralmente il comunicato:

"Alle ore 12:50 odierne personale della Polizia di Stato è intervenuto in questa via Ciro Menotti, all’altezza del civico 175, ove era stata segnalata una lite in strada con accoltellamento di una delle parti in causa.
Giunto repentinamente sul posto, il personale operante ha rintracciato un uomo che, in posizione sovrastante rispetto a un altro steso a terra in un cespuglio a lato strada e visibilmente insanguinato, si è alzato in piedi lasciando cadere dalle mani un coltello sporco di sangue; l’uomo è stato immediatamente fermato e posto in condizioni di sicurezza.
Nel giardino di un’attigua villetta, era presente una donna, anche’essa insanguinata, in quel momento soccorsa da altre persone presenti.
I due feriti, risultati essere padre e figlia rispettivamente di anni 71 e di anni 36, le cui condizioni sono apparse fin da subito gravissime, sono stati soccorsi da personale medico giunto anch’esso velocemente sul posto e, con ausilio di elisoccorso, trasportati presso l’Ospedale di Circolo di Varese ove il padre, attinto da numerose coltellate alla parte alta del busto e al collo, è morto poco dopo, mentre la figlia, anch’essa colpita da più coltellate al collo e al viso, è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico al termine del quale è rimasta in prognosi riservata ed è attualmente ancora in pericolo di vita.
All’esito degli immediati accertamenti, il fermato, M.M. di anni 40, poi tratto in arresto e associato alla Casa Circondariale di Varese, è risultato essere l’ex marito della donna, già destinatario della Misura Cautelare del Divieto di Avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie e dai suoceri, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Varese in data 19.06.2023, tutt’ora in atto, nell’ambito di procedimento penale instaurato dalla Procura della Repubblica di Varese in relazione a condotte di atti persecutori dal medesimo poste in essere, fatti per i quali era altresì già intervenuto rinvio a giudizio con udienza fissata nel prossimo mese di giugno; nel precedente mese di aprile lo stesso era stato anche destinatario di ammonimento emesso dal Questore di Varese per le medesime condotte".

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