"Il 2021 dovrà essere l'anno del credito alle imprese: quello vero, concreto, finalizzato al benessere collettivo".
Così Davide Galli inaugura il nuovo anno, ponendosi, come sempre, dalla parte delle Piccola e Media Impresa.
Da Presidente di Confartigianato, Galli lancia un messaggio forte e chiaro al sistema bancario, che in questi mesi vive un profondo riassetto, con l'acquisizione di UBI da parte di Intesa e il debutto, sul proscenio varesino, del marchio BPER.
"Non vorremmo - scandisce il leader di categoria - che le novità bancarie portassero a un allontanamento delle logiche dal territorio e dalle sue PMI. Il credito all'impresa resta il cuore della ripresa, necessario per ristrutturare le aziende piegate dall'emergenza Covid e per dare una spinta a quelle che puntano a nuovi business".
Del resto, tra PMI e sistema bancario corre un cordone ombelicale ben rappresentato dai numeri: secondo ISTAT, il 42% delle imprese dichiara un aumento dell'indebitamento al 31 Dicembre, rispetto allo scorso anno. Il 37,7% delle realtà che contano almeno 3 addetti ha fatto richiesta da prestiti assistiti da garanzia pubblica. E il 37,4% della manifattura, particolarmente colpita dal lockdown primaverile, ha scelto di accendere un nuovo debito bancario.
Ecco, quindi la priorità secondo Galli: "Garantire la prossimità degli istituti di credito, affinché le imprese non restino sole e il baricentro dell'attività bancaria si sposti dalla logica finanziaria per tornare ad alimentare quella produttiva".