Forte di un notevole investimento per mettere in sicurezza le sue 130 filiali sparse in tutta Italia, Openjobmetis riapre il suo quartier generale di Gallarate, accogliendo (scaglionati e protetti da mascherina) la metà dei suoi dipendenti: 60 su 120. L'altro 50%, infatti, continuerà a lavorare da casa, al fine di evitare assembramenti.
Rete55 ha visitato di prima mattina la sede così come rinnovata. Ingresso a turno, distributore di gel igienizzante all'entrata, controllo elettronico della temperatura, percorsi obbligati per evitare incontri, sportelli in plexiglas e visiere fornite, insieme ai disinfettanti a ciascun collaboratore.
Rosario Rasizza, a sua volta reduce dal Covid, ci accoglie al nostro arrivo e ci accompagna negli uffici e lungo i corridoi per illustrarci i tanti interventi e la costante sanificazione, affidata a un nuovo assunto: un esperto che, da oggi, si occuperà costantemente di garantire la massima igiene degli ambienti di lavoro. "Fino a ieri - racconta l'amministratore delegato di OJM - il nostro nuovo collaboratore percepiva il Reddito di Cittadinanza: ora inizia una nuova vita professionale".
Una svolta individuale che può dire molto anche sul piano collettivo. Prosegue l'AD: "La crisi innescata dal lockdown sta provocando effetti drammatici sul lavoro, ma sta anche aprendo nuovi spazi e nuove opportunità. Così come esistono settori in forte crisi, ve ne sono altri in determinata affermazione".
Il vertice dell'Agenzia, riconosciuta dal Ministero e quotata in Borsa, non si riferisce solo agli addetti alla sanificazione, ma anche agli esperti di dispositivi di protezione e agli operatori tecnologici funzionali allo smartworking, solo per citare alcuni esempi.
Naturalmente, servono indicazioni, credenziali, formazione. "E noi siamo qui per questo", chiosa Rasizza.