L’auspicio si veste d’urgenza per diventare obbligo: didattico, ma soprattutto economico e sociale.
Per Confartigianato serve che la cultura d’impresa entri a scuola in maniera ancor più capillare e pervasiva. E i numeri stanno lì a dimostrarlo, complice un fenomeno che al danno aggiunge la proverbiale beffa del mismatch, cioè il divario tra il numero di giovani che cercano lavoro e quello delle aziende che cercano giovani da assumere, senza trovarne.
Nel varesotto il tasso di disoccupazione tra i 15 e i 29 anni è cresciuto di 3 punti e mezzo in un anno. Il bisogno delle imprese, a caccia di nuove professionalità, del 4,5. Due mondi che continuano a sfiorarsi senza incontrarsi a sufficienza.
Il dato aggrava un quadro già di per sé preoccupante, visti i posti di lavoro già bruciati e quelli che verranno persi con lo sblocco dei licenziamenti.
Come reagire? Il presidente Davide Galli punta su due leve: formazione e credito.