Varese-Como: Meno morti sul Lavoro, ma servono più controlli

Calano le morti sul lavoro, ma la guardia resta alta. Cisl: “Servono ispettori e prevenzione”

Diminuiscono gli infortuni sul lavoro e, soprattutto, le cosiddette morti bianche. Ma la strada è ancora lunga e a mancare all’appello sono ancora personale di controllo e adeguata formazione.
Così la CISL fotografa il capitolo sicurezza in Lombardia, con un occhio specifico alle provincie di Varese e di Como.
A livello regionale, calano del 16,6% le denunce di infortunio e di quasi il 3% i decessi, che restano comunque 172, con una tragica media di tre morti a settimana.
Decisamente troppi per la segretaria regionale CISL, Roberta Vaia e per il leader interprovinciale Daniele Magon, i quali insistono sull’esigenza di favorire l’emersione degli infortuni, alcune volte sottaciuti, e di investire in ispettori, notoriamente sottorganico, così come in formazione, valorizzando i corsi universitari dedicati alla prevenzione. Per quanto riguarda i settori più a rischio, le denunce per infortunio aumentano nell’industria e, in misura minore, nelle costruzioni.
Aumentano le denunce per malattia professionale: 3809 i tutta la Regione, con una prevalenza di problemi muscolari, sistema nervoso e, ahimè, tumori.

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