Varese: FIPE, più sicurezza? “Sì, ma non a spese nostre"

Pubblici Esercizi alle prese con la questione sicurezza in bar e ristoranti: “Costi non gravino su imprese”

Ben venga una maggior sicurezza nei bar e nei ristoranti, a patto che a pagare dazio non siamo gli imprenditori.
E’ una levata di scudi di rilievo nazionale, quella della Federazione Pubblici Esercizi, che a Roma ha già ottenuto un parziale dietrofront del Viminale, trasformando in facoltative quelle misure inizialmente obbligatorie.
Il problema, aggiunge il presidente provinciale Giordano Ferrarese, è l’ipotesi di concedere benefici solo a chi affronta onerosi investimenti in termini di tecnologie, videosorveglianza, o personale di security.
"Da un lato, spiega, si tratta di costi che in pochi possono permettersi. Dall'altro, a fare la differenza e innescare incentivi, dovrebbero essere serietà, professionalità e trasparenza".
Indubbiamente, aggiunge, le commissioni commerciali, che limitano le nuove aperture a chi presenta determinati requisiti, potrebbe essere un passo nella giusta direzione.
Dopodiché, chiosa Ferrarese, "è fondamentale una costante sinergia con le forze dell’ordine per difendere le attività da una delinquenza sempre più diffusa, aggressiva e violenta".