Varese: "Frontalieri arrabbiati con Giorgetti"

L’Associazione Frontalieri Ticino in forte “disaccordo” con le affermazioni del Ministro sulla Tassa Salute
svg%3E

"I frontalieri non possono essere considerati un bancomat dal quale attingere risorse ogni volta che si presenta un problema di bilancio.
Ci sorprende che esponenti politici di rilievo, che da sempre si dichiarano vicini al territorio, sembrino oggi allontanarsi dal principio di tutela delle comunità locali e dei lavoratori".
Così Massimiliano Baioni, Presidente dell’Associazione Frontalieri Ticino, dà voce al disagio della categoria di fronte alle affermazioni del Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti.
Quest'ultimo, a margine dell'incontro de "La Lombardia che Vorrei", ha dichiarato che "la tassa sulla salute, qualcuno, dovrà pagarla. Che siano i lavoratori o i Comuni sarà deciso da Regione Lombardia".
È inaccettabile - incalza Mattia Cavallini, vicepresidente AFT - che si cerchi di scaricare sui frontalieri i costi che dovrebbero essere coperti dallo Stato, mentre i ristorni vengono destinati ad altri utilizzi."
"Si è parlato di usare i ristorni per risolvere crisi aziendali, ma non si è pensato di destinarne una parte al potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale.
La tassa sulla sanità - chiosa - è una misura ingiusta e priva di logica, che va a colpire chi già contribuisce con la tassazione alla fonte".

Qui le dichiarazioni del Ministro Giorgetti