Camera di Commercio torna a ospitare FIAMAA, FIAIP e ANAMA, sigle di categoria che rappresentano il mercato immobiliare. L’analisi dell’ultimo anno mostra un numero di compravendite in calo di circa il 10% rispetto all’anno passato, particolarmente felice anche perché favorito da spinte e bonus. Aumenta il prezzo medio degli immobili in provincia di Varese, specie nel centro del capoluogo, ma anche a Saronno, Busto Arsizio e Gallarate, con quest’ultima città che fa da baricentro a una delle aree più competitive, basti guardare alla “vivacità” di Cardano al Campo, ma anche di Cassano Magnago e Somma Lombardo. Bene Busto Arsizio, soprattutto per l'acquisto di appartamenti di ultima generazione destinati al mercato delle locazioni. Sul fronte delle seconde case, di vacanza o da affittare, importanti segnali arrivano dal Ceresio, che vede in aumento i prezzi al metro quadro, ma a farla da padrone è sempre il Lago Maggiore, con Laveno, Maccagno e una gemma incastonata nella sponda lombarda: Ranco. Tornando ai costi: Varese centro veleggia sui 3.500€ al metro quadro, Luino viaggia sui 3.400, 100€ in più di Busto e Gallarate. Prezzi di gran lunga inferiori alla grande e proibitiva Milano, dove si arriva a toccare quota 11.265€. Dato che spinge il Presidente Mauro Vitiello a due considerazioni: la prima, Varese può giocarsi un’attrattività che, nei pressi della metropoli, abbina bellezza e risparmio. La seconda: ben vengano le Comunità Energetiche, foriere di meccanismi virtuosi già considerati un volano.
