Varese: Sostenibilità, quando la Moda diventa consapevole

Fashion Days, l’appello di Cristina Riganti: “Tavolo permanente per un tessile sostenibile quanto competitivo”

Giornata importante quella messa in campo da Federmoda per inaugurare i Fashion Days, iniziativa che non si limita a promuovere e rilanciare un commercio di qualità e a misura d’uomo, ma ha l’ambizione di avviare una nuova fase di mercato, fatta di cultura del prodotto e dell’acquisito. E anche di confronto permanente, come quello proposto dalla presidente Cristina Riganti, la quale auspica l’apertura di un tavolo dedicato a tessile, abbigliamento e sostenibilità.
Ed è stata quest’ultima la parola d’ordine della mattinata a Villa Ponti, iniziata coi saluti della politica (in scena, Francesca Caruso e Ivana Perusin. In sala, tanti altri assessori e consiglieri), proseguita con le parole di Confcommercio - a distanza, il presidente nazionale Carlo Sangalli; in presenza, il numero uno varesino Rudy Collini e del numero due lombardo Carlo Massoletti.
Occhi puntati sull’affascinante relazione di Grazia Cerini, la quale, dallo storico quartier generale del Centrocot, conosce molto bene le nuove frontiere del settore, i costi della qualità e il canto delle sirene di giganti che espugnano lo scacchiere a suon di vestiti usa-e-getta.
Proprio qui scorre il “Rubicone” varcato dalla tavola rotonda condotta da Matteo Inzaghi e animata dal leader nazionale di Federazione Moda Giulio Felloni, Ottavio Missoni, Ezio Venditti di Boggi Milano e Tommaso Landi di CP Company.
Obiettivo, forgiare una nuova consapevolezza in chi produce, in chi vende e in chi acquista e anche in chi controlla, nell’auspicio che i più giovani comprendano che un abito di bassa qualità nuoce alla salute umana, economica, sociale e ambientale.
Chiosa energica affidata al vulcanico e pionieristico German Picco di Futureclo, il quale ha invitato la senatrice Versace a testare il suo nuovo specchio virtuale: accattivante e interattivo, esempio ideale di una innovazione che non vuole solo vendere, ma anche intrattenere.

Qui il concorso scuole di Fashion Days