Varese: Tasse e ristorni, Frontalieri sul “chi va là”

AFT definisce gravi gli effetti di Tassa Salute e aumento della soglia relativa ai Comuni di frontiera

Tassa Salute e ristorni ai Comuni.
Sono le due sorprese di Natale che spiazzano e spaventano i lavoratori di frontiera.
A darne voce è l’associazione Frontalieri Ticino, che esprime “forte preoccupazione” per i due emendamenti spuntati in Finanziaria.
Sul balzello della salute, valido per i pendolari di più lungo corso, Mattia Cavallini commenta: “il Governo intende applicare la norma senza avere dati precisi sulle persone coinvolte. Sarà quindi richiesto ai vecchi frontalieri di autodenunciarsi, certificando il proprio status reddituale. In caso di mancata dichiarazione, le sanzioni previste saranno pari al doppio dell'importo dovuto: un accanimento inaccettabile, sentenzia”.
Le soluzioni più indicate, suggerisce l’associazione, consiste in due passaggi: detraibilità delle spese sanitarie ed esenzione totale per chi sottoscrive un piano sanitario integrativo mutualistico.
Sul fronte dei ristorni, la palla passa al presidente di Massimiliano Baioni, che definisce potenzialmente gravissimo il danno economico inferto ai Comuni una volta ritoccata dal 3 al 4% la soglia minima di residenti frontalieri necessaria per accedere ai fondi. “Troppi i Comuni colpiti, conclude AFT, un cambio di rotta si rende più che necessario”.

Disponibile su Google Play
Disponibile su Google Play