Vita da poliziotto: esserci, rischiare, crederci

Nel 170’° Anniversario delle uniformi blu, ospiti del Questore Michele Morelli, incontriamo agenti e funzionari, partecipiamo alla prima edizione del concorso “Mario Merlo” e rendiamo omaggio alla memoria di Fabio Mondora

Approdi a Varese e ti rendi subito conto che l’atmosfera è calda e concreta, avvolgente, luminosa come il sole che abbraccia i Giardini Estensi.

Nulla di roboante o clamoroso. Agenti e funzionari, dirigenti e su, fino al Questore Michele Morelli (per ascoltare la sua intervista, clicca qui) e al vicario Carlo Mazza, si muovono con sobria affabilità, ospitali e un po’ emozionati, circondati da decine di bambini incuriositi dai mezzi, dalle uniformi, dai tasselli di una quotidianità condita dal rischio, dall’impegno e dal senso di appartenenza: allo Stato, all’uniforme, ai valori di una istituzione che da 170 anni difende le comunità in cui è radicata.

Il frutto di questo sforzo è riflesso nei dati 2021, nello sterminato elenco di controlli e interventi, arresti e accertamenti, mani tese e polsi fermi, azioni fisiche e operazioni ragionate, perché reprimere, bloccare e prevenire sono verbi importanti quanto lo sono aiutare, assistere, comprendere e accompagnare.

Lo spiegano bene Fabio Ermoli e Bruno Santopaolo, che attraverso aneddoti personali e spontanei incarnano appieno l’essenza del poliziotto, che lo fa perché lo sente, perché ci crede, perché sa che un grazie o un sospiro di sollievo valgono quanto, o forse più di un encomio e di una promozione sul campo.

Lo sanno loro, lo sanno gli agenti della Mobile, artefici di un pensiero condiviso e forte come il cemento. Lo sanno i colleghi premiati per essersi distinti in servizio.

Lo sanno i figli dei poliziotti, coinvolti dal concorso Mario Merlo (per vedere il servizio dedicato al premio, clicca qui).

E lo sa ancora meglio chi ha avuto l’onore e il piacere di conoscere Fabio Mondora, volato via troppo presto e approdato sulla nuvola azzurra riservata a chi, persino lassù, continua a vegliare su di noi (per rileggere un pensiero dedicato al dottor Mondora nel giorno della sua scomparsa, clicca qui).

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