Torna a farsi sentire la grande famiglia di Air Italy, 1.450 lavoratori a rischio licenziamento e, oggi, alle prese col più drammatico dei conti alla rovescia.
Gli ammortizzatori scadranno il 30 Giugno, data oltre la quale, a meno di ripensamenti o cambi di rotta, tutti i dipendenti verranno lasciati a casa.
Per questo, ieri, l'inconfondibile logo della compagnia aerea, precipitata nell'abisso nel Febbraio 2020, quando i suoi vertici, dall'oggi al domani, hanno annunciato la chiusura, è tornato in piazza, stavolta a Montecitorio, per gridare pacificamente il proprio disagio. Ma anche per chiedere che il Ministero per lo Sviluppo Economico non faccia cadere nel vuoto gli ancor timidi segnali di un auspicabile rilancio.
Il riferimento è a un fondo, con sede in Florida ma guidato dal CEO russo Oleg Evdokimov, che sarebbe interessato a valutare l'acquisizione di Air Italy.
Da qui l'appello di Fabrizio CUSCITO, segretario nazionale della Filt Cgil, in una dichiarazione rilasciata all'agenzia AdnKronos prima della manifestazione organizzata con Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo: "Chiediamo al MISE l'immediata convocazione di un tavolo, che stabilisca il prosieguo della cassa integrazione e che avvii il confronto con chiunque mostri interesse per il futuro dell'azienda".
Per rivedere alcuni dei precedenti servizi che Rete55 ha dedicato a Air Italy, clicca i seguenti link:
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