VCV, le guardie: "Noi, venduti due volte"

In una lettera di fuoco, inviata ai sindacati ma anche alla Prefettura e ai Questori di Varese e di Como, i 36 lavoratori assorbiti da Mondialpol accusano CGIL, UIL e UGL di aver firmato l’accordo senza coinvolgere i diretti interessati

"Siamo stati venduti due volte. Prima, dall'azienda. Poi da alcuni sindacati".

Parole durissime quelle delle 36 guardie giurate che, dal 1 Aprile, smetteranno di lavorare per Vigilanza Città di Varese e verranno assorbite da Mondialpol (per rivedere dettagli e situazione, raccontati nel servizio di Matteo Inzaghi, clicca qui).

In una lettera, a dir poco infuocata, i lavoratori non si limitano a ribadire il pomo della discordia, cioè i costi di trasferta obbligata da Varese a Como (circa 500€ al mese, a fronte di uno stipendio di 1.200€). Ma si spingono ad accusare le sigle sindacali CGIL, UIL e UGL di aver firmato un accordo coi vertici di VCV senza interpellare né minimamente coinvolgere i diretti interessati, cioè loro.

"Per questo motivo, chiosano i firmatari, i 36 lavoratori in questione continueranno la propria battaglia con un'unica sigla, FISASCAT", ovvero il sindacato di categoria che fa parte della galassia CISL dei Laghi e che è guidato da Giuseppe D'Aquaro.

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