Busto: Memoria, corteo alternativo degli antifascisti

Giornata della memoria: a Busto il Comitato antifascista promuove un corteo alternativo agli eventi del Comune

“Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, è qui vicino e sono il dovere di non dimenticare, l'urgenza della pace e l’assoluta necessità di arginare la violenza che chiamano all'appello”, così il Comitato antifascista annuncia che – al di là del programma degli eventi di commemorazione inseriti nel calendario dell’amministrazione comunale - venerdì 26 gennaio prossimo, alle 18,30 un corteo partirà dal parco Comerio, un luogo che per Busto è di triste memoria (poiché sorge laddove un tempo si trovava la Ercole Comerio, la fabbrica che, in seguito ad uno sciopero del gennaio del vide i membri della sua Commissione Interna deportati a Mauthausen). Al corteo si potrà partecipare portando una candela accesa, da portare da casa, a indicare che una luce rimanga sempre viva anche nei tempi bui che dalla Storia si gettano sul presente. Dopo aver toccato lungo il percorso alcune tappe significative per la storia della città, l’iniziativa giungerà al Tempio Civico, luogo d’elezione per la conservazione della memoria delle vittime di tutte le guerre e dove Angioletto Castiglioni ha insegnato, attraverso la sua stessa vita, che non dimenticare ieri significa essere nel presente e costruire il futuro. In caso di cattivo tempo l’incontro sarà invece alle 19.00 direttamente al Tempio Civico. Qui le associazioni interverranno con una loro riflessione sulle guerre e sui genocidi attualmente in atto nel mondo le associazioni che hanno partecipato all’organizzazione dell’iniziativa: oltre al Comitato Antifascista di Busto Arsizio, ADL Varese-Sindacato di Base, Bicipace, C.G.I.L Varese, Il Quadrifoglio, Rete Antifascista Altomilanese, RSU Comerio. Concludono i promotori: “Ci pare sia assolutamente necessario, in particolare in questo momento politico, segnato anche da tentativi di revisionismo storico o addirittura negazionismo, dalla ripresa dei conflitti e dalla debolezza della diplomazia, sottolineare che “La memoria non si tocca, ma il presente si cambia” al fine di esprimere la forte volontà di costruire la pace”.

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