Il clima è festoso, determinato e persino baricentrico.
Al di là dei sondaggi, che contano fino a un certo punto, Fratelli d'Italia si presenta in grande spolvero, forte di un consenso che in pochi anni si è quadruplicato e che per essere consolidato ha bisogno di due passaggi salienti: coalizione compatta e vittoria alle elezioni.
E così, nonostante l'epoca social, la campagna di Busto Arsizio parte all'insegna dell'incontro e della fisicità. Nuova sede, nel centro della città, alleati presenti e affiatati, esponenti di partito sul pezzo. A cominciare dalla leader Giorgia Meloni, in videomessaggio da Roma e proseguendo col numero due del senato Ignazio La Russa e gli onorevoli Frassinetti e Fidanza.
"I Fratelli guardano al futuro", spiega il presidente Massimiliano Nardi, ma tiene le radici ben salde, come confermano l'intitolazione della sede a Giorgio Almirante, il ricordo di Giovanni Blini e di Piero Pellicini, e la presenza in sala di Nino Pellegatta, simbolo della destra bustocca.
Protagonista del giorno, Emanuele Antonelli, sindaco uscente e ricandidato. Cinque anni fa, la sua ascesa, da civico, a Palazzo Gilardoni. Oggi la sua ripartenza, come uomo di partito.
"Sono tornato a casa", afferma.