“Si parla molto della sensibilità o meno rispetto ai progetti che trovano una discontinuità nel tempo rispetto al momento in cui vengono decisi. È normale che la gente si accorga solo quando vengono realizzati. Non bisogna sempre dire perché protestano ora. Perché in questo momento si sta realizzando un qualcosa che si può fare decisamente meglio”
Così il consigliere comunale Massimo Gnocchi di OCG commenta le critiche mosse al presidio in via Curtatone organizzato dal comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate”, promotore, quest’ultimo, di una petizione, firmata da oltre 2700 persone, contro il disboscamento dell’area e la realizzazione della nuova scuola di Cajello e Cascinetta, nell’ambito del maxi progetto grow 29. Gnocchi ribadisce poi alcune problematiche “Innanzitutto, cosa ne sarà della scuola elementare di Cajello, ancora non si sa. Lasciare un edificio così grande, dismesso all'interno di un quartiere è anacronistico. Poi ci sono delle essenze arboree all'interno di quell'area di via Curtatone che bisogna salvare”. Infine Gnocchi pone l’accento sul tema delle compensazioni ambientali “di cui abbiamo saputo della monetizzazione richiesta dal Comune e 226.000€ “ e sottolinea “devono essere reinvestiti da parte del Parco all'interno delle mura cittadine. Perché il verde a Gallarate, se viene a mancare è necessario in qualche maniera e forma, rimetterlo a terra”.