Gallarate: Ronde giovanili? Serati turbata, Cassani minimizza

Giovani “giustizieri”, Serati lancia l’allarme. Cassani “Non mi risulta. Il nostro nemico sono i maranza”

Durante il consiglio comunale del 22 aprile, il tema della sicurezza è tornato prepotentemente al centro del dibattito. A sollevarlo è stata la consigliera Sonia Serati (Più Gallarate), che ha espresso forte preoccupazione per il crescente senso di insicurezza tra i cittadini, soprattutto giovani, tanto da indurre alcuni a parlare apertamente di “ronde punitive” per farsi giustizia da soli.

“Ci sono ragazzi che, anche solo chiacchierando, raccontano di voler punire i presunti criminali in autonomia. È un segnale grave. Mi appello all’amministrazione perché la legge torni ad essere percepita come luogo di sicurezza e non di abbandono”, ha dichiarato Serati, rivolgendo tre quesiti precisi: se l’amministrazione sia a conoscenza di questi episodi, se la Procura abbia avviato accertamenti e cosa intenda fare il Comune per prevenire simili derive.

A rispondere è stato il sindaco Andrea Cassani, che ha ammesso di non aver ricevuto segnalazioni formali in merito, né da parte delle forze dell’ordine. Ha però chiarito la posizione dell’amministrazione, tracciando una netta distinzione: “Il nostro nemico non sono gli anti maranza, sono i maranza! Se si tratta di cittadini che, senza commettere reati e senza essere armati, intendono vigilare sul territorio con buon senso, ben venga. L’obiettivo è tutelare la città da comportamenti pericolosi che alcuni gruppi mettono in atto da anni”.

Cassani ha ricordato l’impegno dell’amministrazione con lo studio di nuove ordinanze per ostacolare i comportamenti molesti e ha chiuso con un’esortazione alla prudenza: “Serve testa, non giustizia fai-da-te. Buona parte di chi delinque è pericolosa, ma bisogna agire nel rispetto della legge”.

Serati ha ribadito che il vero nodo resta la prevenzione e l’educazione alla legalità, rilanciando un appello a tutte le forze politiche affinché lavorino insieme per rafforzare il senso di sicurezza reale e percepita."La libertà dipende dalla sicurezza e ciò che manca è lo Stato. Manca nel tutelare le forze dell’ordine, mancano investimenti nell’educazione e nelle politiche di lavoro giovanili.
Dove manca lo Stato si percepisce paura".