Malnate: Cannito sulle indennità: “Irene ci costava di più”

Nuova (e forse ultima) puntata sulla polemica malnatese. Sindaca Cannito: “Costo meno dei miei predecessori”

Conta di chiudere definitivamente la partita, Nadia Cannito, intervenuta in consiglio comunale per snocciolare dati, numeri e cedolini. Obiettivo, chiarire una volta per tutte quanto costano gli amministratori di Malnate.
Dopo il botta e risposta tra maggioranza e opposizione, cioè tra sindaca attuale ed ex, la prima cittadina afferma che: Le indennità di carica pesano sul bilancio comunale per lo 0,23%. Secondo, lei continuerà a insegnare, quindi il suo emolumento, pari oggi a 4.100 euro lordi al mese, verrà dimezzato e che i suoi contributi continueranno ad essere versati dal datore di lavoro, cioè dalla scuola. A differenza dell’ex sindaco Bellifemine, che avendo legittimamente scelto l’aspettativa ha caricato sul Comune di 51 mila euro di contributi spettanti.
Sul fronte del guadagno, tabellina alla mano, Cannito afferma che, dal 2022, Bellifemine non ha ricevuto solo i 1549 euro lordi mensili dal Comune, ma anche i 1300 euro lordi versati dallo Stato a seguito dei ritocchi inseriti due anni fa nella Legge di Bilancio e oggi entrati a pieno regime.
In sostanza, chiosa Cannito, io costo meno del mio predecessore.
A questo passaggio, però, l’esponente PD ne aggiunge uno più politico: “Fare il sindaco è un lavoro, richiede impegno, responsabilità e sacrificio. Pertanto, è giusto che riceva il giusto compenso. Altrimenti la politica sarebbe solo appannaggio dei ricchi”.

Disponibile su Google Play
Disponibile su Google Play