Riforma Sanità, Monti: "Puntiamo su merito e territorio"

Il presidente della Commissione Sanità difende Regione sulla mancata attivazione di POT e PRESST: “Colpa di chi ha tagliato il budget”. Sul nuovo corso: “Avanti i più bravi, con l’aiuto di medici di base e RSA”

Il motore è acceso e la macchina che porterà alla riforma della legge regionale 23, quella sul fondamentale ridefinizione della sanità lombarda, è già in movimento. Ne parla il presidente di Commissione Emanuele Monti, che comincia dal proverbiale sassolino: è la politica di Regione ad aver mancato, rispetto al testo della riforma Maroni? No. Se è vero che il decentramento previsto non è stato attuato la colpa è dei governi nazionali.

In tal senso, secondo l’esponente leghista, l’attuale governo suona una musica di diversa: già previsto un aumento del budget sanitario, che ci consentirà di assumere medici e coinvolgere maggiormente i tanti attori del territorio.

Ma qual è l’essenza politica della sfida? Semplice, chiosa Monti: chiudere la triste epoca dei raccomandati e promuovere sul campo i più bravi.

L'intervento di Emanuele Monti, si aggiunge a quelli che hanno arricchito la serata organizzata dal Presidente della Commissione Sanità e seguita da oltre 100 amministratori locali. Per riascoltare altri passaggi, clicca i seguenti link:

Carlo Nicora: "L'importanza del vaccino"

Francesco Dentali: "Il  dramma della diffidenza"

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