Roma: Autonomia, Consulta: "Legittima, ma da correggere"

La Corte Costituzionale conferma legittimità della Riforma autonomistica, ma chiede correzioni, anche sui LEP

Un pronunciamento, due letture. La decisione è quella della Corte Costituzionale, che ha risposto al ricorso presentato da quattro Regioni (Sardegna, Toscana, Puglia e Campania) contro la Riforma dell'Autonomia.
Si tratta di una delle svolte maggiormente invocate dal Governo Meloni, nonché bandiera politico-identitaria per la Lega.
Ebbene, se da un lato la Consulta conferma la costituzionalità del Regionalismo Differenziato (così come disegnato su regia del Ministro Roberto Calderoli, nella foto), dall'altra i giudici invocano l'intervento del Parlamento per alcuni correttivi.
Tra i rilievi principali, spicca la definizione dei LEP, i Livelli Essenziali di Prestazione, che per la Corte non può basarsi unicamente sull'azione di Governo, ma deve coinvolgere attivamente le assemblee elettive, cioè Camera e Senato.
Le prime reazioni confermano una visione polarizzata: se il governatore leghista Luca Zaia plaude al riconoscimento della legittimità costituzionale, il senatore PD Alessandro Alfieri riassume in una battuta l'effetto della sentenza sulla Riforma: "Colpita e affondata".

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