Botta e risposta sul "far west" dei tamponi, richiesti almeno quanto costosi.
In una mozione presentata ieri, il consigliere regionale PD Samuele Astuti chiedeva di stabilire un prezzo calmierato fisso a un massimo di 50€ per il molecolare e 22 per l’antigenico e la garanzia di consegna del risultato entro 48 ore. Chiedeva, inoltre, di introdurre eventuali sanzioni in caso di condotte speculative a danni dei cittadini.
“Ad oggi in Lombardia- spiega Astuti- un tampone molecolare costa tra i 50 e i 200 euro, un antigenico tra i 25 e i 75 euro, con in più, spesso, un supplemento di 10 euro nel caso di referto in lingua inglese, evidentemente necessario per poter viaggiare. In altre regioni, innanzitutto in Emilia Romagna, i prezzi sono stati calmierati, il che dimostra che l’intervento, contrariamente a quanto sostiene la Lega, è possibile".
Secca la replica del Presidente della Commissione Sanità, Emanuele Monti: "La strategia della Lombardia è improntata sull’utilizzo dei tamponi molecolari che nell’86% dei casi sono stati erogati in maniera gratuita dalle strutture del sistema sanitario regionale.
L'esponente leghista allarga poi lo sguardo all'Europa: "Pd e 5 Stelle credono davvero che il tema del green pass sia di rilievo regionale? Siamo all’assurdo. Bisogna avere una strategia europea. È assurdo, inoltre, che ammonimenti di questo tipo arrivino dalla Sinistra che, sicuramente più della Lega, ha poteri decisionali all’interno della Commissione Europea". Infine, Monti batte cassa: " Regione Lombardia sta ancora aspettando il rimborso delle spese sostenute durante il periodo emergenziale, chiedo al Pd e ai 5 Stelle di usare la stessa caparbietà con cui accusano ripetutamente l’operato lombardo per farsi parte attiva presso il Governo al fine di portare a casa le risorse che ci spettano".