Varese: Il Blocco Studentesco critica il presidio Antifa

Pepata lettera del Blocco Studentesco contro il presidio antifascista di fronte all’Istituto Daverio di Varese
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Nei giorni scorsi davamo voce agli esponenti del Movimento Cinque Stelle, in presidio di fronte all'Istituto Daverio-Nervi-Casula di Varese.
Oggi il Blocco Studentesco risponde per le rime, con la seguente lettera:

"Tre giorni fa si è tenuto davanti all’ITET Daverio-Casula-Nervi un presidio antifascista convocato dal Movimento 5 Stelle, con la partecipazione di ANPI e diverse sigle. Rispondiamo alle idiozie e alle falsità dette da chi, esterno alla scuola, pensa di negare agibilità politica a chi non si piega ai loro diktat.

“Martedì 15 aprile - inizia la nota del movimento - si è tenuto un “presidio” antifascista davanti all’ITET Daverio-Casula-Nervi. Un presidio davanti ad una scuola, che si è tuttavia svolto SENZA STUDENTI. Già, perché questo presidio ha avuto solo l’intento di delegittimare la rappresentanza studentesca interna all’istituto e di cercare un po’ di visibilità. Tralasciando poi il fatto che al picchetto c’erano più sigle che manifestanti (una trentina scarsa), nessuno studente della scuola ha partecipato all’iniziativa, a conferma del fatto che questa è solo una inaccettabile ingerenza esterna in una scuola che ha i suoi rappresentanti legittimamente eletti”

“Quando gli organizzatori - prosegue la nota - hanno parlato di ‘un esponente di CasaPound chiamato a scuola e gli studenti costretti ad ascoltare’ hanno tralasciato un piccolo dettaglio: un ragazzo del Blocco Studentesco è stato ELETTO rappresentante d’istituto, senza mascherare in alcun modo la propria appartenenza politica. Nessuno ha costretto gli studenti ad ascoltare ‘attoniti’: sono gli studenti stessi che per due anni di fila hanno eletto un nostro militante come rappresentante d’istituto”.

“Dal megafono - continua la nota - i pochi presenti hanno parlato di presunte minacce a docenti e altre fandonie, senza però dire quando e dove si sarebbero verificate. Dicono che il loro presidietto è stato organizzato ‘in sostegno agli studenti succubi di questa situazione’. Ma di quali ‘studenti succubi’ stanno parlando?
Quelli che questi signori chiamano ‘studenti succubi’ sono gli stessi che hanno fischiato e deriso dalle finestre della scuola il loro ridicolo presidio, dimostrando in maniera ancora più evidente di non riconoscersi per niente nella ricostruzione dei fatti portata dagli organizzatori del presidio”

“Appare evidente quindi - conclude la nota - che questo presidio è stato solo un maldestro tentativo di fare proseliti tra gli studenti (che però hanno risposto picche) e di delegittimare l’azione politica studentesca evidentemente poco gradita a questi signori. Vi suggeriamo, per capire quale sia la volontà degli studenti, di confrontare il teatrino di martedì 15 aprile (a cui, ricordiamolo, non ha partecipato neppure uno studente dell’istituto) con la protesta del 10 dicembre scorso organizzata col nostro supporto davanti alla scuola per un malfunzionamento del riscaldamento dell’istituto: oltre 150 studenti che hanno protestato insieme a noi con stile e determinazione. Niente a che vedere con la trentina di ultracinquantenni che ha, in buona sostanza, manifestato CONTRO gli studenti”

Qui le dichiarazioni rilasciate al presidio antifascista