Varese: Magrini, la parola d'ordine del 2023? "Incontro"

Il Presidente della Provincia Marco Magrini traccia un bilancio positivo: “Tante cose fatte, basta polemiche”

Sono passati 10 mesi dall'insediamento al timone della Provincia di Varese e secondo Marco Magrini la parola chiave di questo primo scorcio di mandato è "incontro". Incontro con il Territorio e con i sindaci (63 quelli avvicinati finora personalmente), a riprova di una Provincia che "ha ancora tanto da dire, da fare e da rappresentare".
Sul fronte dell'attenzione politica, Magrini assicura incontro costante con l’impresa e particolare attenzione al rafforzamento delle infrastrutture ciclopedonali. Vi sono stati, poi, incontri più istituzionali, con Prefettura, Comunità Montane, Alfa, Camera di Commercio, sindacati, associazioni di volontariato e amministrazioni, per affrontare specifiche tematiche che vanno dalla sicurezza alla viabilità, passando per la depurazione, le questioni sociali, i temi del lavoro. "Mi preme citare - dice il numero uno di Villa Recalcati - l’attività portata avanti con anche con la Sovrintendenza, per la questione “revisione” e controllo dei ponti".
Sono temi e opere poco mediatiche, afferma, ma fondamentali per il bene della comunità.
Seconda parola chiave, dialogo. “Credo che il lavoro effettuato in questo anno – riprende ancora Magrini – sia da attribuire oltre alla competenza ed alla dedizione di tutti coloro che lavorano per questo ente, dico tutti, anche alla volontà forte di dialogare. Può sembrare una ripetizione della prima parola chiave, dell’incontro, invece non è così. Il dialogo presuppone anche e soprattutto la volontà degli interlocutori amministrativi o politici di saper ascoltare mettendo spesso ciò che si ascolta prima di ciò che si pensa".Da questo punto di vista, Magrini si dice rammaricato: "Sono dispiaciuto quando vedo che le opposizioni non riescono a fare quel passo in più, non per dare ragione a me, ma per cercare di portare a casa importanti traguardi per il territorio. Emblematico - incalza - è il caso dell’ultimo consiglio provinciale dove hanno votato contro un provvedimento per la messa in sicurezza di istituti scolastici superiori".
Da qui, l’ambizioso obiettivo per il prossimo anno: "Auspico che chi è parte responsabile di questa Provincia metta la stessa passione nel dibattito, ma con un fine condiviso, ovvero non limitarsi alla sterile polemica". L'auspicio del presidente, quindi, è di non vedere più anteposte le questioni personali all’interesse dei nostri cittadini, giovani studenti compresi”.

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