Dalla doccia gelata allo stillicidio: quello che, con il passare delle ore, sta trasformando la questione Air Italy in un dramma umano e occupazionale, di spaventosa entità.
Mentre a Malpensa i dipendenti proseguono il loro pacifico presidio, sperando in un po’ di luce, l'azienda diffonde una nota stringata, riportando l’impegno dei liquidatori al fine di adottare tutte le possibili misure di sostegno al reddito e conferma la volontà di esplorare ogni possibile cessione di rami d’azienda, utile a salvare il maggior numero di posti di lavoro.
Sullo sfondo, resta l’immobilismo della politica, prima ignara del patatrac, oggi catatonica, disorientata, solerte nell’esprimere vicinanza e solidarietà, ma poco produttiva quanto a soluzioni, pressing, reazioni concrete.