Chiodaroli: "Il Governo non mantiene i patti"

“Ci è stato chiesto di adeguarci alla normativa AntiCovid, e seppur teatri – cinema e luoghi della cultura lo abbiano fatto (spendendo molti soldi), l’ultimo DPCM ha imposto la loro chiusura. Non è corretto e non può essere tollerato”, dice ai nostri microfoni il noto comico e attore

Un patto non mantenuto, una promessa disattesa. Tra la rabbia, lo sconforto, la paura della gente. Di chi ha bisogno di lavorare per mantenersi e per offrire un futuro alla sua famiglia. Stefano Chiodaroli non usa mezzi termini e - commentando le decisioni del Governo Conte relative alla chiusura di teatri, cinema e luoghi della cultura, va subito al punto: “Ci siamo sentiti dire che siamo superflui. Come se questa inaccettabile spiegazione potesse giustificare la sospensione di tutte le nostre attività”.

 

“Si dà senza aspettarsi nessuna ricompensa, è vero” - prosegue Chiodaroli. “Ma è giusto ricordare quanto il mondo dello spettacolo abbia fatto per sostenere - anche economicamente - ospedali e strutture sanitarie”.

 

“Il nostro Paese va a due velocità”, conclude Chiodaroli. “E non è giusto che intere categorie di lavoratori si trovino a combattere da sole, non solo contro il Covid, ma anche contro la povertà”.

 

 

 

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