Per i costruttori di ANCE il momento attuale è ricco di sfide, scadenze e incognite.
Da una parte, spiega il presidente Massimo Colombo, il costo delle materie prime, dall’altro il caro energia. In mezzo, i nodi del Superbonus che ancora restano da sciogliere. E, più in generale, le peculiarità delle imprese nostrane, in prevalenza piccole o piccolissime, familiari e fiaccate dal difficile passaggio di testimone.
Temi tosti, affrontati in un’assemblea affollata di persone (sala piena e più di 130 partecipanti in remoto) ma anche di preoccupazioni.
A seguire, le strategie e i problemi dell’impresa familiare, così come illustrati dal professor Claudio Devecchi dell’università Cattolica.
In sintesi, aziende troppo piccole e sempre più anziane, che nella metà dei casi non riescono a gestire il passaggio generazionale e che faticano a distinguere la sfera privata da quella lavorativa.
Le soluzioni, secondo il relatore, passano attraverso una modernizzazione della visione d’insieme, l’inserimento di una componente manageriale e l’evoluzione della governance che in un lasso ragionevole di tempo, deve abbandonare le caratteristiche padronali e abbracciare un assetto flessibile e sofisticato.