Il calo di contagi è marcato, così come le persone che stanno uscendo dall’incubo, avviandosi alla guarigione. Pressoché costante il numero di morti, ovviamente tragico ma privo di escalation.
A questo punto, i vertici di ATS Insubria piantano qualche paletto. Il primo, sull’attività di tracciamento, tramite sms e non solo, che si è rivelato prezioso nell’isolare i soggetti positivi e individuarne i contatti.
Il secondo riguarda il futuro prossimo. dopo il 7 Gennaio, scandisce il direttore sanitario Giuseppe Catanoso, molti studenti torneranno in aula. Il rischio assembramento è palpabile, perché se è vero che dentro alle scuole le precauzioni non mancano, non si può dire lo stesso dei trasporti e dei momenti di attesa o di incontro. E’ lì che, purtroppo, l’imprudenza continua a preoccupare: "Se l’organizzazione di bus e treni e il comportamento dei ragazzi non si faranno più accorti, l’arrivo della terza ondata sarà difficilmente evitabile".
Avvertimento che fa il paio con un altro dato: molti dei focolai accertati scoppiano tra le mura domestiche.