Giustizia, un referendum da capire. In 5 mosse

In vista della consultazione del 12 Giugno, abbiamo chiesto all’avvocato Monica Alberti di spiegare, in parole semplici, i contenuti, il significato e le possibili conseguenze del Sì e del No. In questa anticipazione, ci soffermiamo sul nodo della separazione delle carriere. L’intervista integrale sarà trasmessa giovedì 2 giugno

"La separazione delle carriere è doverosa, sennò l'arbitro continuerà ad essere scelto da una selle squadre in campo".

Così Monica Alberti, avvocato in forza allo Studio Mascetti, esperta di Diritto Penale e profonda conoscitrice di origini e finalità dei cinque quesiti alla base del Referendum sulla Giustizia in programma il 12 Giugno. Una posizione, quella sulla separazione dei percorsi di giudici e pm, che vede l'avvocato Alberti in disaccordo rispetto ai vertici della ANM, che anche qui, a Varese, hanno fatto attribuito al passaggio da una carriera all'altra un motivo di arricchimento professionale (per rivedere, in proposito, l'intervista alla giudice Manzo e al pm Dalla Palma, clicca qui).

Le abbiamo chiesto di spiegare, in termini semplici e accessibili a tutti, la ragion d'essere della consultazione. Qui trovate un'anticipazione della nostra intervista, che sarà trasmessa integralmente giovedì 2 giugno alle ore 12.45, 20.30, 22.30.

 

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