La Lega presenta in Senato una mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. “Troppi no, l’ultimo quello alla Tav, frenano il Paese, che invece ha bisogno di tornare a crescere e dunque di andare a votare in fretta” - spiegano dal partito.
“Prima gli italiani. No inciuci! No governi tecnici! No a giochini di palazzo! L'Italia dei Sì non aspetta, la parola subito al Popolo!" - scrive il Ministro Matteo Salvini sui social.
E sempre sui social replica il Ministro Luigi Di Maio che torna ad accendere i riflettori sul taglio delle poltrone. “Nessun problema ad andare al voto. Anzi, dopo quel che è successo ci corriamo alle urne” scrive, e aggiunge: “Ogni parlamentare di media prende tra i 12 e i 15 mila euro al mese. Praticamente lo stipendio che una persona normale guadagna in un anno. Solo che i comuni mortali devono pagarci sopra pure le tasse, mentre i parlamentari nemmeno quelle. Io voglio andare a votare un Parlamento con 345 poltrone in meno”.
Nelle prossime ore, comunque, non dovrebbe essere previsto nessun incontro al Quirinale tra il Premier Conte e il Presidente della Repubblica Mattarella. Sembrano invece vicine le consultazioni lampo per giungere al “Governo elettorale”, volto a condurre il Paese alle urne, presumibilmente in autunno.
E tra ipotesi e domande, una cosa è certa: la risposta dei mercati, con lo Spread volato a 236,9 punti e la borsa di Milano in rosso, trascinata dai titoli bancari.