Non è tempo di appelli, ma di risposte. Non servono annunci, ma interventi. Strutturali, economici, sostanziali.
L’incontro di CGIL, CISL e UIL col Prefetto di Varese Dario Caputo ha i tratti dell’ultima chiamata. Dell’ultima fune cui aggrapparsi per non affondare nelle sabbie mobili. E si concentra sul tessuto che meglio caratterizza la nostra provincia, innervata di artigiani e piccole imprese.
Il covid nuoce gravemente alla salute. Del corpo, dell’impresa, della tenuta sociale. L’orizzonte è più che mai incerto, l’Autunno fa sempre più paura, le imprese che rischiano la chiusura sono troppe e le domande di cassa integrazione nel varesotto hanno raggiunto quota 10 mila. Peccato che, per giunta, i soldi siano in spaventoso ritardo. Quantificabile, ad oggi, in due mesi.