Vaccinare, vaccinare, vaccinare!
Un appello più volte reiterato, che per essere esaudito e spingerci verso l’agognata normalità ha bisogno di tre fattori: disponibilità di vaccini, volontà dei cittadini, efficacia organizzativa. A scalpitare, in questo momento, è il tessuto economico, che nel webinair organizzato da AIME ha chiesto al governatore Attilio Fontana di accelerare le somministrazioni al mondo delle imprese. "Noi ci siamo, risponde il Presidente, ma l’ultima parola spetta al governo".
Al momento, in caso di via libera, i binari percorribili sembrano essere due: da un lato la creazione di centri all’interno delle aziende più grandi e strutturate, che potrebbero accogliere e vaccinare i dipendenti di altre imprese, magari geograficamente vicine.
Dall’altro, l’utilizzo dei centri già attivi, a cominciare da Malpensafiere. Sul punto Camera di Commercio risponde presente e per voce del direttore Mauro Temperelli annuncia: "Dosi permettendo, potremmo ampliare le linee dalle attuali 30 a 90, portando il potenziale massimo da 6 a 20 mila vaccini al giorno"