Sinti, notte da incubo

Seconda notte al freddo per le famiglie di via Lazzaretto a Gallarate

Seconda notte senza un tetto sulla testa per circa cinquanta persone. Al campo Sinti di via Lazzaretto a Gallarate, proseguono le operazioni di sgombero e - una dopo l’altra - vengono trasportare fuori dall’area le casette mobili dove, per anni, hanno vissuto intere famiglie.  “Ci stiamo stringendo negli alloggi rimasti” - dicono. “Ma presto non avremo più nemmeno un rifugio”.

 

Questa mattina il questore di Varese Giovanni Pepè e il prevosto di Gallarate  Don Riccardo Festa hanno fatto visita al campo, senza lasciare dichiarazioni alla stampa, ma trascorrendo parecchio tempo tra le casette rimaste, in mezzo alla gente.

 

E intanto si avvicina una nuova e fredda notte. Le tende riscaldate allestite in via Pacinotti, come spiegato dal sindaco, sono ancora disponibili. Inoltre, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione dei letti in hotel e residence della zona, 60 per la precisione. “Si cercherà di non dividere le famiglie” - spiega Cassani. “Dunque ospitando i bambini, insieme a mamme e papà”.

 

Le operazioni di sgombero non si interromperanno. “Se vedremo la collaborazione dei Sinti” - precisa il sindaco - “non sarà necessario intervenire con la forza”.

 

 

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