Solbiate, tra Guerra e Pace

In un interessante dibattito dedicato al “campo di battaglia” europeo, sono intervenuti esponenti del mondo politico, militare, giornalistico e imprenditoriale. In cabina regia, Luigi Melis

Secondo le ultime proiezioni, non torneremo ai livelli economici pre pandemia prima della fine del 2025”. E' un quadro che mette i brividi, quello dipinto da Ferdinando Parente, docente di regolamentazione e compliance nelle banche alla Liuc - Università Cattaneo di Castellanza, durante la serata di approfondimento dell'associazione culturale Solbiate Focus dedicata alla crisi ucraina.

Un incontro “tra guerra e pace” in un momento che vede “l'Europa ancora campo di battaglia”, come recitava il titolo del dibattito, condotto da Antonio Pennino, generale di Divisione dell'Esercito italiano in ausiliaria. A un altro generale, Mauro Del Vecchio, volto noto sul territorio dai tempi in cui comandava il Corpo d'armata di reazione rapida della Nato proprio a Solbiate Olona, è spettata l'analisi della situazione sul campo.

Mentre Sandro Neri, direttore del quotidiano Il Giorno, ha commentato gli aspetti mediatici del conflitto, con la novità rappresentata dal fatto che per la prima volta la propaganda è molto social e il conseguente incremento del rischio delle cosiddette fake news, ossia le notizie false.

Di qui, ancora di più la necessità di volerci vedere chiaro, come sottolineato dall'ex sindaco solbiatese Luigi Melis, attuale responsabile del dipartimento per le Politiche economiche di Fratelli d'Italia in provincia di Varese, che quando era primo cittadino aveva contribuito in modo determinante alla nascita del Distretto del Commercio del Medio Olona, all'insegna di quella sinergia tra territori e tra pubblico e privato oggi più che mai necessaria per fronteggiare il forte impatto di questa crisi nelle nostre vite.

A tal proposito, la chiosa di Rudy Collini, presidente provinciale di Confcommercio, è stata di speranza. Infatti, il rappresentante delle 5 Ascom del Varesotto ha commentato: "Il momento è molto difficile, ma questo territorio ce l'ha sempre fatta e, facendo sistema, ce la farà anche questa volta”.

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