Ucraini in Lombardia, ad oggi 11 mila arrivi

Attivo e operativo il punto di accoglienza nei pressi della Stazione Centrale di Milano. In campo, autorità, istituzioni e volontari. Fondamentale, finora, il ruolo dei connazionali dei profughi, i quali hanno trovato immediata ospitalità

Pronto e già attivo il primo punto di accoglienza per profughi ucraini in quel di Milano. Si trova in via Mortirolo, presso il sottopasso della Stazione Centrale e rappresenta un importante snodo per garantire riparo, calore, ma anche coordinamento e controlli sanitari.

La presentazione ufficiale dell'area è avvenuta alla presenza della vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti e degli assessori Pietro Foroni e Claudia Terzi.

In campo, una macchina organizzativa che vede fianco a fianco forze istituzionali e associative.

Oltre a Regione, che sul punto prevede di spendere, al momento, 35 mila euro, contiamo la Prefettura meneghina, ma anche ATS, ASST Fatebenefratelli, Palazzo Marino, Protezione Civile e il Progetto ARCA.

Obiettivo, rendere sostenibile e controllabile l’intera filiera dell’accoglienza. "Metà di coloro che sono giunti finora in Lombardia - spiegano le autorità - ha meno di 18 anni. All’accoglienza logistica, pratica e sanitaria, occorre aggiungerne una più emotiva e ricreativa". Compito, quest'ultimo, perfettamente assolto daArca, come spiega il presidente Alberto Sinigallia.

11 mila, ad oggi, gli arrivi accertati nella nostra regione. Numeri destinati ad aumentare, portando a incrementare gli alloggi disponibili.

Cruciali, fino a questo momento, le famiglie ucraine già residenti sul territorio, che hanno offerto ospitalità a molti connazionali. Ma il futuro rimane un drammatico enigma.

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