Come annunciato ieri da Regione Lombardia, la campagna vaccinale rivolta agli anziani over 80 partirà il 18 Febbraio. ATS Insubria è pronta ad affrontare questa ennesima sfida: una corsa contro il tempo disseminata di ostacoli, viste le proporzioni del bacino e le criticità del caso.
"Da lunedì 15 - conferma Marco Magrini - gli ultraottantenni interessati al vaccino potranno registrarsi nel portale regionale ARIA. Potranno fare direttamente, inserendo codice fiscale, domicilio, un numero di cellulare e le ultime 5 cifre della tessera sanitaria. A stretto giro, riceveranno un sms contenente un codice che permetterà loro di essere certificato e ufficialmente "candidato" alla somministrazione del farmaco". Coloro che avessero difficoltà a registrarsi personalmente, potranno farsi aiutare da un parente stretto, dal proprio medico o dagli uffici che i Comuni metteranno a disposizione (dettaglio, quest'ultimo, ancora da confermare).
Per i più anziani si è deciso di puntare su sul vaccino Moderna, viste le difficoltà logistiche del Pfizer (legate soprattutto alla catena del freddo). Naturalmente, come più volte sottolineato, la riuscita del piano dipende dalla fornitura delle dosi.
I numeri sono imponenti: dei circa 137 mila over 80 (100 mila tra Varese e Valle Olona e 47 mila nel comasco) che vivono nell'area di ATS Insubria, quasi 20 mila sono in RSA e verranno quindi vaccinati direttamente in struttura. Degli altri 110 mila se ne contano 10 mila allettati: di loro si occuperanno i Medici di Medicina Generale, che somministreranno il vaccino a casa dell'anziano. Per gli altri 100 mila si renderà necessario recarsi nei centri preposti. E qui si innesca un'ulteriore criticità.
"La somministrazione del vaccino anti covid, spiega Magrini, non è "leggera" come quella dell'antinfluenzale. gli effetti collaterali potrebbero manifestarsi con maggiori probabilità. Perciò le vaccinazioni dovranno svolgersi in strutture ospedaliere o semi ospedaliere, con tanto di personale di primo soccorso pronto a intervenire.
L'obiettivo, dosi permettendo, è di ultimare le operazioni entro la fine di Marzo, vaccinando una media di 500 anziani al giorno in ciascuno dei 10-12 punti previsti (il richiamo dev'essere inoculato a distanza di 21 giorni).
A margine, la dura strigliata del direttore sanitario Giuseppe Catanoso ai giovani più incoscienti: "Vedo ancora molti ragazzi senza mascherina, a stretto contatto, attenti solo a non farsi sorprendere dall'agente di turno. Mettete la testa a posto: il rischio è di contagiare i vostri genitori e di uccidere i vostri nonni".