Dopo un anno e mezzo di pressing da parte di enti e associazioni, partono i test salivari nei punti tampone che fanno capo ad ATS Insubria.
Si tratta, spiega il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso, di un notevole passo avanti, perché gli odierni test salivari garantiscono un elevato livello di affidabilità, e perché vanno incontro a chi, bambino piccolo oppure portatore di handicap, fatica a sopportare il fastidio invasivo dei normali tamponi.
Un plauso convinto arriva dal terzo settore e da chi, come Cristina Finazzi, attivista, volontario e genitore, combatte da quasi due anni una doppia battaglia: contro la pandemia e contro gli effetti collaterali di interventi che, agli occhi dei più fragili, risultano scomodi, fastidiosi e stressanti.