Prima di tutto, il boom di contagi, resi esponenziali dalla variante Omicron, capace di diffondersi con una rapidità impressionante.
Tra il 29 Dicembre e il 4 Gennaio si sono registrati, tra Varese e Como, quasi 30 mila nuovi positivi. Guardano alla sola Varese, i nuovi contagi sono 18.130 oltre 10 mila in più rispetto alla settimana precedente (quando si fermavano di poco al di sopra degli 8 mila).
Procede a pieno ritmo la vaccinazione, con oltre 130 mila dosi somministrate tra il 20 Dicembre e il 3 Gennaio (nella maggior parte dei casi, si tratta di terze dosi).
Ma una volta comunicati i dati relativi al covid e all'impatto della quarta ondata, ATS Insubria si concentra su competenze e responsabilità degli attori che ruotano intorno a questa lunga e complicata sfida. Nei giorni scorsi, infatti, alcune polemiche hanno bussato alla porta della Agenzia di Tutela della Salute per lamentare code, ritardi e scarsa comunicazione.
Da qui, le parole dei dirigenti: "Di fronte a 30 mila casi positivi registrati in pochi giorni, è normale che qualche dato possa perdersi o qualcosa andare storto. In alcune occasioni - ad esempio - l'errata comunicazione/trascrizione di un numero di telefono può impedirci di contattare e quindi assistere il cittadino. L'importante è che le persone si rivolgano, prima di tutto, al proprio Medico di Medicina Generale, cinghia di trasmissione tra la comunità e le autorità sociosanitarie".