Sono 2 milioni 780 mila le dosi di vaccino antinfluenzale che Regione Lombardia ha già messo a disposizione e che potranno essere nuovamente incrementate in caso di bisogno.
La campagna attualmente in corso in ATS Insubria vede in prima linea i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta: più i primi dei secondi, in verità, visto che, complice l'obbligo professionale che caratterizza i primi, i medici di famiglia che hanno risposto presente nelle province di Varese e Como sono il 100%: 821 su 821. I pediatri che hanno aderito, invece, sono la metà: 85 su 170.
Ai medici fa il 72% delle dosi regionali, il restante 28 viene distribuito ad ASST e farmacie.
Precedenza ai fragili: persone con un'età di almeno 60 anni, soggetti immunodepressi, bambini tra i 6 mesi e i 14 anni, donne in gravidanza, operatori sanitari, forze dell'ordine, persone che lavorano a contatto con animali e donatori di sangue.
Una volta esauriti gli appartenenti ai target prioritari, le vaccinazioni verranno estese gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta.
L'anno scorso sono stati 194.524 i vaccinati over 65 nell'area dell'Insubria: un dato che sfiora il 60% del totale. L'obiettivo di quest'anno è superare la quota standard del 75% (pari a 254.501 soggetti sul totale di 339.336).
L'influenza e la polmonite - ricordano le esponenti di ATS, le dottoresse Donadini e Della Rosa - sono classificate tra le prime 10 cause di morte in Italia. Nel Mondo, ogni anno, un miliardo di persone contrae l'influenza, malattia che in 3-5 milioni di casi assume forme gravi e in oltre mezzo milione di casi porta alla morte.